Perché Siena e perché questa volta? Intanto perché Fabio Pacciani è una persona perbene prima che un bravo medico dentista, lo sanno tale anche coloro che pensano a regie altre. E poi Pacciani ascolta, è garbato e cortese, sa di non sapere tante cose e si apre alle competenze. A me, di questi tempi grami, son sembrate doti da leader. In più Siena, una città speciale, dove la politica ha fatto danni ancor più speciali, dove, ad esempio, tutto ciò che ciclismo e bicicletta hanno portato non è stato mai compreso, qualcosa di estraneo, fenomeno alieno mai analizzato e governato, con potenzialità immense da capitale mondiale di un enorme flusso turistico. Intanto si sappia che, a derivazione da un certo Brocci di Gaiole in Chianti, contado fiorentino o quasi, in questo 2023 si conteranno oltre 25 mila iscritti da tutto il mondo.
Siena, l’Eroica, il mondo: dialogo tra Fabio Pacciani e Giancarlo Brocci
“L’Eroica porta Siena e il suo territorio nel mondo. È stato un piacere stasera parlare con Giancarlo Brocci, inventore dell’Eroica, e con Daniele Magrinidi questa corsa meravigliosa davanti a tanta gente riunita a Palazzo Patrizi. Il cicloturismo può essere una fonte di sviluppo e di crescita per la nostra comunità. Dobbiamo valorizzarlo e farlo diventare sempre più un modello di turismo sostenibile e di qualità”. Questo il commento di Fabio Pacciani al termine dell’iniziativa “Siena, l’Eroica, il mondo – Un modello di turismo sostenibile“, che si si è tenuta il 14 aprile a Palazzo Patrizi.
Tanti gli appassionati della bicicletta presenti, che hanno dato un utile contributo a Pacciani per la futura amministrazione. L’idea di un “Biciplan” scaturita dall’intervento di Fabio Masotti degli Amici della bicicletta, ha subito incontrato il favore del candidato sindaco del Polo Civico Siena.
Durante il dialogo, coordinato da Daniele Magrini, c’è stata anche la possibilità, per Giancarlo Brocci, di spiegare i motivi della sua candidati nella lista Sì Patto dei cittadini, a sostegno di Fabio Pacciani. Un tema che poi Brocci ha sviluppato in questo bel post sul suo blog.
“Uscii dalla politica nel 1988, ero un comunista che ci credeva, ancora oggi orgoglioso di come i vecchi di quella “chiesa” mi avevano insegnato a campare, una scuola di vita di cui li ringrazierò perenne. Lo feci col più volte rammentato libro, un “Ridatemi il PCI” che proprio a Siena, città rossa egemone, destò un certo scalpore. Parlavo, sin troppo tempo prima, di come della politica si stavano cominciando ad appropriare i professionisti, togliendola alla passione della gente, all’impegno di chi, semplicemente, ci credeva.
In quel Partito, allora, era una militanza a gratis, ciò che ricevevi da una carica lo incassavano loro, serviva alla causa comune. Cominciò a cambiare qualcosa dopo il 1976, troppe poltrone da gestire. Poi la morte di Berlinguer ed una diversità morale che si annacquo’ rapida. Non la tiro di lungo, io mi feci da parte per tempo con cio’ che scrissi, mi sono rimasti principi e valori, mai rinnegati in vita larga.
Quelli della politica da mestierante, del resto mi hanno anche sempre scansato, cattivo esempio di buone pratiche a gratis. Sia chiaro, non sono contro la buona politica, sono contro la brutta da molti anni a questa parte, quella degli autorefetenziati, degli amici degli amici, dei gruppuscoli di poteri chiari e occulti, dei partiti che non ci sono più e dove una selezione seria di quadri, competenze e passioni non la fa più nessuno, dove gli orbi si circondano di ciechi per continuare a vedere e comandare.
Qualcuno mi scusera’ per il disturbo di tornare a riparlarne nel dettaglio, lo rifarò a stretto giro. Intanto grazie a Fabio Pacciani, alla mia lista Si Patto dei Cittadini (bella gente, sincera) di Daniele Magrini, alle altre 6 che lo appoggiano. 200 candidati totali, tanti, nessun iscritto politico; cara Siena, fatti una domanda e risponditi sul rigetto che i professionisti del potere, qui ancora più che altrove, hanno provocato”.