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Turismi, eccellenze enogastronomiche e futuro, la nostra terza iniziativa con tre esperti: Mirko Lalli, Davide De Crescenzo, Paolo Corbini,

Posted on 31 Marzo 202331 Marzo 2023 by wp_15607082
Giovedì 30 marzo si è tenuto il terzo evento programmatico della nostra lista. L’appuntamento al circolo La Tuberosa era incentrato sul tema: “Turismo, Eccellenze, Futuro“. Di grande interesse, anche dal punto di vista delle future azioni di governo della città, le relazioni  iniziali di tre esperti: Mirko Lalli, Fondatore e Ceo di The data Appeal Company su: “La via digitale per le imprese della filiera del turismo”; Davide De Crescenzo Direttore intoscana.it su: “Il food e la narrazione come leva della promozione turistica”; Paolo Corbini Direttore Associazione Nazionale “Città del vino” su: “Siena capitale del vino”.
I tre relatori, Davide De Crescenzo, Mirko Lalli e Paolo Corbini con il nostro coordinatore Daniele Magrini
Dopo la presentazione di Camilla Marzucchi che, da operatrice turistica, ha sottolineato come ci sia bisogno di un’amministrazione che si apra alle competenze dei nuovi turismi, è stato Mirko Lalli a prendere la parola. E, dati alla mano, ha evidenziato l’assoluta distanza tra i trionfalismi sbandierati dall’amministrazione De Mossi e la realtà dei fatti. L’indice di destagionalità ha evidenziato un basso 27,8 per Siena, che confrontato con il 36,8 di Arezzo, evidenzia criticità da risolvere per il futuro. Anche sul fronte dell’indice di sentiment, cioè della percezione di Siena nel mondo, la nostra città, secondo i dati comunicati dal Ceo di The data appeal, con 87,8 si colloca dopo Arezzo 88,1.
Mirko Lalli durante il suo apprezzatissimo intervento
Lalli ha anche sottolineato come l’elemento principale di quel turismo sostenibile che è oggi irrinunciabile, sia l’equilibrio tra cittadini residenti e visitatori, dove l’identità della città sia elemento di per sé stesso importante in termini di attrattività. L’analisi sui posizionamenti dei portali senesi di destinazione sia istituzionali che pubblici, nel maggiore portale di ricerca web ha evidenziato l’assoluta inadeguatezza rispetto a ciò che dovrebbe essere per una città a forte vocazione turistica come Siena.
Davide De Crescenzo, direttore di intoscana.it, nella sua relazione ha sottolineato molti punti al centro anche delle nostre idee programmatiche in materia. Il food è, per i nuovi turismi, la principale leva di attrazione in una realtà quale quella toscana e di questo deve tenere conto la narrazione di una città e di un territorio come il nostro.
Davide De Crescenzo ha sottolineato il ruolo del food nella promozione turistica

In questo campo però la narrazione deve sempre tenere uniti tre fattori fondamentali: i prodotti, le persone, il territorio: ed è certo un campo dove la futura amministrazione comunale potrà colmare le lacune oggi esistenti.

A una delle eccellenze enogastronomiche di maggiore appeal, il vino, era dedicata la relazione di Paolo Corbini, che nelle vesti di direttore dell’Associazione Nazionale Città del Vino, ha evidenziato da una parte l’importanza del vino come elemento cult di tutto il territorio senese, la tradizione dei vitigni storici autoctoni da rilanciare anche nel quadro della rete internazionale creata dall’associazione e proposto alcune iniziative concrete per il futuro, che abbiamo voluto inserire nel nostro programma.

L’intervento di Paolo Corbini

“L’Associazione Nazionale Città del vino riunisce centinaia di comuni italiani dei territori del vino e  realizza ogni anno, da venti anni, il Concorso enologico internazionale. Nel 2025 potrebbe svolgersi proprio a Siena, possibilmente in Fortezza. In questo senso Siena potrebbe candidarsi a essere Siena città del Vino 2025. Città in cui rilanciare un Centro di progettazione sull’enoturismo, che faccia perno sull’Osservatorio permanente sul turismo enogastronomico di città del Vino, attivo dal 2004″. E ancora: “Al Santa Maria della Scala potrebbe essere realizzata Una Galleria sensoriale del Vino e del food, che potrebbe consentire anche di adattare a questo campo l’Analisi emozionale degli effetti dell’assunzione di vini e cibi di qualità. E’ un progetto già in corso da parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino”.

Concluse le relazioni degli esperti, la nostra candidata Francesca Semplici, si è concentrata sul tema del rilancio dell’Enoteca, sottolineando gli aspetti che trovano accoglienza nel nostro Quaderno delle idee.

Francesca Semplici durante il suo intervento

“Per far tornare Siena al suo ruolo centrale nel territorio anche attraverso l’enoturismo e l’enogastronomia sono necessari: una maggiore sinergia tra Comune, strutture ricettive, aziende vinicole e agrituristiche, ristoranti, con un’offerta enogastronomica a 360 gradi ed incremento di eventi di spessore; la ricostituzione dell’Enoteca italiana di Siena; una sinergia con le Contrade e magari Fisar o Ais per avvicinamento alla cultura del vino e al bere consapevole. L’Enoteca può essere il fulcro e la sede di tutto questo, sul modello della Citè du Vin di Bordeaux, o del Tempio del Brunello (Montalcino), un centro espositivo di tutti le nostre eccellenze vinicole, visto che Siena è tra le province più ricche di DOCG (ben 5 su un totale di 11 docg Toscane), ma anche di tutta l’area food di qualità a chilometro zero. Considerando che il valore del turismo enogastronomico in Toscana è superiore alla media nazionale del 3,4%. L’Enoteca potrebbe fungere da luogo di incontro per progetti quali ad esempio dei corsi di avvicinamento al vino per i giovani con la partecipazione di associazioni e consorzi dei vini”.

A Monica Crespi, nostra candidata, il compito di ricordare la proposta avanzata dal nostro candidato sindaco Fabio Pacciani: “Per programmare e organizzare in maniera sinergica cultura e turismi stiamo pensando di creare una Fondazione pubblico – privata per gestire e promuovere la destinazione Siena con azioni di regia e governance del territorio e di destination marketing”. – E’ la strada giusta per riuscire a far percepire Siena inserita in un sistema turistico unico e irripetibile, che partendo dal cuore della città, dalle sue bellezze artistiche e culturali, si estende alle Terre Senesi in un quadro di attrattività complementare all’insegna della proposta esperenziale.

L’intervento di Monica Crespi

“Il quadro di riferimento in termini di accoglienza – ha detto Monica Crespi – è la destagionalizzazione dei flussi turistici e il miglioramento della loro qualità, con l’allungamento dei tempi di permanenza che riduca il “mordi e fuggi”. Alcune azioni nel concreto: – la promozione del turismo lento e della Francigena, – il turismo collegato allo sport, seguendo in primo luogo l’esempio dell’Eroica, idea di grande respiro e di forte proiezione internazionale che si deve al nostro candidato Giancarlo Brocci. – la valorizzazione della Fortezza, come abbiamo già proposto il 17 febbraio, nella nostra prima iniziativa, con il progetto “Ti presento Siena….in Fortezza”. La finalità è fornire ai turisti che scendono dal pullman o arrivano con mezzi propri un primo approccio alla città in cui sono arrivati, in modo da rendersi conto di dove sono, dove vanno e perché Siena è così unica. E si potrebbero utilizzare le pareti delle scale mobili di accesso al centro storico, per proiettare video sulla storia e le bellezze della città”.

Il nostro coordinatore Daniele Magrini ha evidenziato come, proprio sul fronte del food e del prodotti agroalimentari di qualità, la nostra città sia al centro di grandi progetti che vedono protagonista l’Università di Siena: “L’Ateneo finanzia otto progetti attraverso fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito della Missione 4 “Dalla ricerca all’impresa” – ha detto Magrini – Basta dare un’occhiata al sito del Miur per rendersi conto della qualità e delle possibili relazioni per la ridefinizione del modello economico cittadino. Due dei progetti riguardano il settore agroalimentare: Metrofood-IT è un progetto finanziato dal PNRR – per complessivi 17,8 milioni di euro – coordinato da ENEA per rafforzare l’eccellenza scientifica italiana nella sicurezza alimentare e nelle filiere attraverso soluzioni innovative di misurazione della qualità, autenticità e rintracciabilità. L’Università di Siena con il Santa Chiara Lab è partner del progetto insieme ad altre università. Il Santa Chiara Lab, che ha sede nel cuore della contrada del Valdimontone, contribuisce come Open Innovation Hub all’implementazione di attività di trasferimento tecnologico nel settore Agrifood per favorire l’innovazione da parte delle imprese nel quadro di una piena e profittevole sostenibilità.
Secondo progetto affine al food di qualità. Nell’ambito del Centro nazionale Agritech, l’Università di Siena è sede del progetto “Misurazione, certificazione e valorizzazione della qualità, dell’origine, della tipicità, della sicurezza e della sostenibilità dei prodotti, dei processi, delle filiere e delle aziende agroalimentari”, dotato di un budget di 40 mln€ e l’affiliazione di 13 università, enti di ricerca e imprese. L’Ateneo, grazie a un finanziamento di 11,7 mln€ da Pnrr, partecipa con ricercatori di 8 dipartimenti, con l’obiettivo di creare un laboratorio diffuso definito “METRIQA” per la misurazione e certificazione della qualità e dell’origine delle produzioni, della tracciabilità dei processi, della valutazione della sostenibilità di prodotti, processi, filiere e singole aziende.

È in questa cornice di innovazione nella ricerca e di sempre maggiore qualità peculiare dell’area food senese, che si inseriscono le nostre proposte – ha concluso Magrini – che il dialogo tra Comune e Università può rendere un fattore di crescita reale”.

L’incontro è stato concluso dal candidato sindaco Fabio Pacciani che ha sottolineato come, nel quadro della ridefinizione del posizionamento di Siena nella competizione turistica internazionale, la futura amministrazione comunale dovrà utilizzare competenze in linea con le grandi trasformazioni che sta vivendo il comparto del turismo.

IL NOSTRO SIMBOLO



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